sabato 3 settembre 2011

ma come fa a far tutto?

Qualche mese fa una mia carissima amica mi ha prestato il libro di Allison Pearson "Ma come fa a far tutto?" e finalmente sono riuscita a leggerlo....
E' un romanzo brillante e di grande attualità che mette in scena situazioni in cui molte di voi non faticheranno a riconoscersi, come è successo a me.
 La lettura è divertente e scorrevole perché pervasa da una grande ironia, qualità che caratterizza anche la protagonista in ogni aspetto della sua vita. Più volte mi è successo di identificarmi in lei e di rivivere situazioni descritte nel libro. Vi propongo alcuni brani dal romanzo che mi sono sembrati particolarmente significativi e per darvi un'idea del tipo di lettura.
  Anticipo solo che la protagonista è una donna, moglie e mamma di 2 bambini, alle prese con la vita quotidiana e con un lavoro molto impegnativo (fund manager della City) che la porta a viaggiare spesso con enormi sensi di colpa verso i suoi figli.
Ecco alcune frasi degne di nota:
"Nella City è possibile arrivare in ritardo e passarla liscia. Basta presentare quella che la mia amica avvocato Debra chiama "scuse da uomo". Alti dirigenti che si scandalizzerebbero nel sentirsi raccontare di vomiti notturni da parte di un neonato....accettano senza batter ciglio tutto ciò che ha a che fare con un motore a combustione interna. " Mi si è fermata la macchina..."
E poi, ancora quando spiega l'importanza di diventare mamma ad una nuova assunta che aspira solo alla carriera :
"Il mondo non finirà con un bang, ma con una donna che guarda i propri ovuli congelati dietro a un vetro chiedendosi se avrà mai il tempo di scongelarli."
Un'altra battuta per spiegare a sua sorella che il denaro ha migliorato la sua vita, ma non l'ha resa nè più significativa nè più facile:
"Oh, finisci per spendere la maggior parte dei soldi che guadagni per comprarti il tempo che ti serve a guadagnare i soldi che ti servono per comprare tutto quello che credi che ti serva per il fatto che hai i soldi"
Quando poi la figlia si arrabbia perchè la mamma le ha ricordato con nostalgia quando poco tempo prima storpiasse le parole, condivide con noi questa riflessione:
"Il tempo vola, vero? Un giorno ti dicono tutte quelle paroline ridicole che tu ti riprometti di scrivere e non lo fai mai, e in un batter d'occhio parlano già come ragazzini, o peggio ancora, come te. Da una parte desidero con tutte le mie forze che i miei figli crescano in fretta, e dall'altra rimpiango ogni minuto della loro prima infanzia che mi sono persa."
E poi si arriva al finale, dopo 380 pagine che scorrono con ritmo vivace che vorresti, se possibile, leggerle in una volta sola.... ma non voglio anticiparvelo...  spero solo che troviate un po' di tempo per gustarvelo.
Buona lettura!
P.s. in caso non riusciate proprio a trovare il tempo per leggerlo, ho sentito che a settembre dovrebbe uscire il film in Italia...

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